Sapevi che i festeggiamenti del nuovo anno lunare durano 15 giorni? E cosa si mangia il giorno che chiude questo periodo, ovvero il giorno della festa delle lanterne? Esatto, proprio i tang yuan!
Quest’anno il quindicesimo giorno dopo il capodanno cinese sarà il 15 febbraio, per questo ho pensato di pubblicare in tempo la ricetta dei tang yuan, queste deliziose palline di riso glutinoso ripiene. L’anno scorso li avevo preparati con il burro di arachidi, quest’anno invece ho optato per la versione più diffusa in assoluto: quella al sesamo nero (黑芝麻汤圆 “hēi zhīma tāng yuán”).
Il giorno della festa delle lanterne le famiglie cinesi addobbano con tantissime lanterne rosse di ogni forma e dimensione le case e le strade, dove si esibiscono ballerini e artisti di strada, e ammirano nel cielo la prima luna piena dell’anno. Nel frattempo grandi e piccini preparano i tang yuan e poi li gustano tutti insieme. Questi bellissimi scrigni pieni di golosità, grazie alla loro forma regolare e tondeggiante, simboleggiano armonia e riunione della famiglia.
Una pasta morbida ed elastica nasconde al suo interno un ripieno super cremoso che concentra tutto il buonissimo aroma dei semi di sesamo tostati. Vedrai come farà capolino non appena morderai il tang yuan!
L’impasto è senza glutine e il ripieno, con una piccola modifica, è facilmente trasformabile in vegetale. Vediamo tutti gli ingredienti di cui hai bisogno per preparare i tang yuan (sono pochissimi!).
INGREDIENTI
L’impasto gommoso, liscio ed elastico dei tang yuan viene preparato con la farina di riso glutinoso e l’acqua bollente, il ripieno invece con semi di sesamo nero, burro (o olio di cocco) e zucchero.
In passato i tang yuan erano un piatto che veniva preparato molto raramente, solo nelle occasioni speciali, a causa del lungo procedimento che li precedeva. Ci volevano due giorni solo per preparare l’impasto, tenendo in ammollo il riso glutinoso, tritandolo e infine filtrandolo. Il ripieno invece veniva preparato con un mortaio tramite un processo lungo e faticoso.
Oggi per fortuna possiamo avere a nostra disposizione la farina di riso glutinoso e un comodissimo frullatore che ci semplificano la vita.
- Farina di riso glutinoso: se segui questo blog da un po’ di tempo, ormai avrai già imparato cos’è, ma è sempre meglio ripeterlo per non creare fraintendimenti. Questa farina NON contiene glutine, e viene usata molto nei dolci asiatici, per esempio nelle tortine di zucca, nei mochi (che assomigliano un po’ ai tang yuan) e nella torta del capodanno cinese. Quindi molti dolci cinesi sono naturalmente senza glutine! Puoi trovare la farina in tutti i supermercati cinesi o asiatici, oppure qui su Amazon. Per questa ricetta è meglio non sostituirla con la farina di riso, perché otterresti un risultato differente.
- Sesamo nero: oltre al sesamo bianco, saprai già che esiste anche il sesamo nero, utilizzato spesso in Cina come ripieno di molti dolci o in Giappone per decorare il sushi. Dovresti trovarlo nei supermercati più forniti, altrimenti puoi acquistarlo su Amazon. Se hai i semi crudi, prima di utilizzarli dovrai tostarli 6-7 minuti a fiamma medio-bassa, fino a quando rilasciano il loro profumo, prestando attenzione a non bruciarli.
- Burro: nella ricetta originale veniva usato del grasso di maiale, o strutto, ma oggi viene quasi sempre sostituito dal burro. Questo è l’ingrediente fondamentale che darà al ripieno la sua consistenza cremosa. Per una versione vegetale puoi tranquillamente usare la stessa dose di olio di cocco, se ovviamente ti piace l’aroma del cocco. Puoi provare anche a usare l’olio di semi, ma non si solidificherebbe nel frigorifero come dovrebbe.
CONSIGLI
Una volta preparato il ripieno, dovrai farlo solidificare con il freddo. In frigo bastano 30 minuti, ma anche se sta più tempo non cambia niente. Se invece sei di fretta puoi metterlo nel congelatore e sono sufficienti 15 minuti.
Se, dopo che si è indurito, dividi il ripieno in palline, renderai il procedimento di chiusura dei tang yuan ancora più semplice.
Per preparare l’impasto, alla farina viene aggiunta dell’acqua calda, che ammorbidisce la pasta e la rende più facile da lavorare. A differenza degli impasti di farina 00, per esempio quello dei ravioli cinesi, non ha bisogno di riposare.
Mentre stai assemblando i tang yuan, tieni coperte le palline di impasto (sia quelle vuote che quelle già farcite) per non farle seccare. Se noti che si è formata una crosticina dura, accarezza quella parte con un goccio d’acqua.
Con questa ricetta preparerai dei tang yuan al sesamo nero più grandi di quelli al burro di arachidi, perciò dovrai cuocerli un paio di minuti in più.
Con la cottura il ripieno torna bello cremoso e i tang yuan sono pronti per essere gustati, a questo punto hai diverse alternative, vediamo quali.
COME SERVIRLI
Ho scelto di servire i tang yuan al sesamo nero in un delizioso brodo dolce aromatizzato allo zenzero e ai fiori di osmanto, una delle opzioni più comuni in Cina. I fiori di osmanto essiccati sono dei fiorellini gialli dal profumo molto gradevole che vengono usati per preparare tè e infusi. Non trovandoli da nessuna parte, io li ho acquistati su Amazon.
Se ce l’hai, ti consiglio di usare lo zucchero cinese in cristalli, che è l’equivalente dello zucchero semolato ma in blocchi a forma di cristalli. Spesso viene usato anche del riso glutinoso fermentato, se vuoi puoi aggiungerne anche tu 1-2 cucchiai.
In base ai tuoi gusti puoi aumentare o ridurre la dose di zenzero.
In alternativa, puoi servire i tang yuan in un brodo dolce allo zenzero e zucchero di canna (la soluzione più comune nella cucina cantonese), come ho fatto per i tang yuan al burro di arachidi, o semplicemente nell’acqua di cottura. In questo caso non dovrai bere l’acqua, che ovviamente non ha alcun sapore, ma solamente gustare i tuoi tang yuan.
Oltre a essere preparati per la festa delle lanterne, questi deliziosi dolcetti sono un piatto tipico anche del sostizio d’inverno. Ti consiglio di gustarli per scaldarti in queste fredde giornate d’inverno, a colazione, a merenda o come dessert. Non c’è proprio nulla di meglio!
Per il ripieno: Per l'impasto: Per lo sciroppo: ConservazioneIngredienti
Procedimento
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