
Ormai sono due mesi che si è concluso il mio viaggio a Xi’an in Cina, è stato veramente indimenticabile! Ne ho parlato molto nel mio profilo Instagram pubblicando foto e video dei luoghi più meravigliosi che ho visitato e dei piatti migliori che ho provato. Un posto speciale nel mio cuore ce l’hanno senza dubbio le frittelle di cachi (黄桂柿子饼 “huáng guì shìzi bǐng”).
Sono una di quelle ricette di Xi’an che mi hanno incuriosito fin da subito e che ho voluto provare a riprodurre in casa. Oltre a queste frittelle ho già cucinato gli hamburger più famosi della città (roujiamo), il pane naan al forno, la zuppa paomo e altri piatti che pubblicherò prossimamente nel mio blog. Per cominciare però, ho scelto di condividere come prima ricetta che ho scoperto nel mio viaggio in Cina questa preparazione dolce che si prepara con un frutto tipicamente invernale: il caco.
Ora che sono di stagione, invece di mangiarli da soli, potresti mescolarli con la farina per creare queste frittelline golosissime, da riempire secondo i tuoi gusti. Io ho scelto la variante più diffusa in Cina, ovvero quella a base di frutta secca e miele, ma le varianti possono essere infinite!

Ebbene sì, hai capito bene, l’impasto delle frittelle è composto da due ingredienti soltanto: farina e cachi ben maturi.
Nella grande Xi’an, le vendono soprattutto dentro le mura della città antica, in chioschetti lungo le vie del quartiere musulmano, soprattutto in autunno e in inverno (da ottobre a gennaio), ma anche in estate quando c’ero io le ho viste dappertutto. Il loro prezzo è di 2-3 yuan l’una, che corrisponde a circa 40 centesimi. A me hanno attirato per il loro aspetto brillante e il profumo intenso che proveniva dalle bancarelle, quindi sono state una delle prime cose che ho provato. Devo dire che erano veramente golose, ne ho mangiate parecchie!

Inoltre le frittelle di cachi sono anche un delizioso dessert che potrebbe entrare a far parte del tuo menù per il capodanno cinese (quest’anno si festeggerà il 29 gennaio). Queste tortine simboleggiano infatti che nel futuro tu possa esaudire i tuoi desideri: il colore dei cachi rosso-arancio viene associato con la ricchezza, la gioia e la longevità. Sono spesso un dono per augurare agli altri un nuovo anno ricco e gioioso.
Altre ricette dolci simili a questa ricetta sono le tortine di zucca e farina di riso (per la forma e per l’impasto) e i ravioli dolci fritti (per il ripieno di frutta secca).
I CACHI
Per preparare questo snack (小吃) della provincia dello Shaanxi e in particolare della sua capitale Xi’an (西安), generalmente vengono usati i cachi huǒjīng 火晶柿子, tradotti letteralmente “cachi cristallo di fuoco”. Vengono coltivati nel distretto di Lintong, hanno un aspetto brillante come il cristallo, sono privi di semi, hanno la buccia sottile e quando sono ben maturi hanno una polpa rossa come il fuoco, molto morbida e dolce.
Nonostante gli antichi greci li conoscessero già e li chiamassero “il frutto degli Dei”, i cachi sono in realtà un frutto originario della Cina, dove era già presente più di 2500 anni fa. Venne poi introdotto in Giappone nel settimo secolo, in Corea nel quattordicesimo secolo e poi nel resto del mondo, pensa che in Italia arrivarono solamente nella seconda metà del 1800. In effetti, il carattere che in cinese significa cachi (柿 “shì”), in giapponese viene pronunciato “kaki”, che è uguale identico al nome che abbiamo adottato anche in Italia!

Ai cachi la mia mente associa dei ricordi nostalgici. Fin dalla mia infanzia, un grande albero piuttosto antico nel giardino di mia nonna si colora di arancione ogni anno in questa stagione, dopo aver perso le foglie, in quanto rimangono appesi soltanto i cachi. Sono come una sfumatura di colore su uno sfondo scuro, nebbioso e desolato.
Solitamente li raccogliamo prima che maturino, così non vengono mangiati dagli uccelli affamati, anche loro ne sono ghiotti! Li lasciamo nelle cassette fuori dalla porta, al fresco, finché diventano belli morbidi e si possono mangiare con il cucchiaino. Per cambiare, stavolta li ho usati per preparare questi dolcetti veramente golosissimi, mi sa che adesso lo farò ogni inverno per utilizzare i cachi di mia nonna…
Queste tortine sono un ottimo modo per usare i cachi morbidi prima che vadano a male, se come me ne hai in abbondanza.
Un’altra modalità diffusa a Xi’an per usare i cachi è sbucciarli e seccarli appesi a dei fili finché diventano asciutti e gommosi, come delle tortine dal sapore dolce e molto concentrato. Nei villaggi fuori da ogni casa si possono notare cachi appesi che creano un paesaggio molto suggestivo.

I vantaggi delle frittelle di cachi non rientrano soltanto nel loro sapore, ma sono anche ricche di sostanze nutritive. I cachi hanno un alto contenuto di vitamine A e C, sono una buona fonte di fibre e di antiossidanti.
ORIGINE
La creazione di questa ricetta, secondo una leggenda diffusa nella parte centrale dello Shaanxi, è legata a una rivolta contadina dovuta a una carestia del 17esimo secolo. Verso la fine della dinastia Ming (nel 1644) Li Zicheng, il capo di questa rivolta, stabilì un nuovo governo (il regime Dashun) a Xi’an e voleva continuare la sua marcia verso Pechino, la capitale della dinastia feudale.
In quel periodo, però, c’era una grave carestia in città, i raccolti erano molto scarsi e l’esercito che doveva proseguire fino a Pechino era affamato. Le persone del distretto di Lintong dovettero quindi ingegnarsi per realizzare nuove preparazioni con gli ingredienti che avevano a disposizione per ricompensare le truppe. Era autunno e per fortuna di cachi ce n’era in abbondanza. Il capo del villaggio era molto preoccupato e mentre guardava i cachi desiderava che si trasformassero in riso, noodles e altri cibi.
Era ora di preparare il pranzo e sua figlia, un po’ affamata, sbucciò un caco cristallo di fuoco e per sbaglio le cadde in una ciotola con la farina. Nella mente del padre balenò una scintilla ed esclamò: “ho trovato la soluzione!”. Versò tutti i cachi nella farina e realizzò un impasto che poi iniziò a friggere. Il profumo si diffuse presto in tutto il villaggio, gli abitanti accorsero numerosi e impararono velocemente la ricetta.

Il giorno dell’arrivo dell’esercito, accolsero i soldati lanciando petali di osmanto e crisantemo, che caddero sul banchetto preparato a base di frittelle di cachi, che divennero ancora più gustose. Le truppe di Li le mangiarono come razioni e, nutriti con questo dolce sostanzioso e saporito, divennero subito più energici, forti e coraggiosi.
In seguito riuscirono a marciare su Pechino, sconfiggere e deporre facilmente i capi della dinastia Ming e infine instaurare un regime contadino. Nonostante il regime del ribelle Li durò poco, da quel momento in poi ogni autunno gli abitanti di Xi’an preparano le frittelle di cachi, anche in ricordo della leggendaria ribellione. Oggi è uno degli street food più famosi della città, con ricette che si tramandano di generazione in generazione.
Vediamo i consigli per realizzarle facilmente a casa!
CONSIGLI
Il primo suggerimento che voglio darti è di scegliere dei cachi ben maturi, per dare dolcezza e morbidezza all’impasto. Ovviamente non è necessario che siano i cachi cristallo di fuoco, va bene qualsiasi varietà.

Se i tuoi cachi non sono ancora maturi, puoi avvolgerli con della carta o tenerli vicini a mele e pere per agevolare la maturazione. Cerca di non usarli se sono indietro, perché sono pastosi e un po’ amari.
Me ne sono serviti circa 3. Sbucciali e riducili in una polpa omogenea. Io ho usato il frullatore e il risultato è stato perfetto, ma se non ce l’hai puoi sbatterli con una forchetta.

Questa polpa dovrai poi mescolarla con la farina. Non è necessario aggiungere zucchero in quanto il caco maturo è già piuttosto dolce, ma se vuoi ottenere un risultato ancora più dolce puoi aggiungere 1-2 cucchiai di zucchero.
Il composto che otterrai è piuttosto morbido, ma non serve impastarlo troppo a lungo, solo fino a quando è diventato un impasto liscio e omogeneo. Quando ci lavorerai, usa abbondante farina affinché non si attacchi al piano di lavoro o alle tue mani.
Per il ripieno hai infinite possibilità, anche a Xi’an vendono le frittelline in tantissime varianti. Quelle più popolari sono con: marmellata di semi di loto, marmellata di fagioli rossi (che puoi preparare con la mia ricetta), burro d’arachidi, crema di sesamo nero (puoi prepararla con le indicazioni in questa ricetta dei tang yuan) o mescolare ingredienti come fiori di osmanto, canditi, uvetta, noci, semi di sesamo nero, ecc. Puoi benissimo personalizzarlo secondo il tuo gusto!

Io ho scelto il ripieno più diffuso e tradizionale, a base di frutta secca, sesamo, miele (o sciroppo di osmanto o di rose) e farina. La farina non è necessaria se vuoi che il tuo ripieno sia bello colante e zuccheroso, mentre se lo preferisci più asciutto ti consiglio di aggiungerla.
I venditori per le strade spesso mettono un pezzettino di ripieno sulla superficie per distinguere i vari gusti.
Per la cottura vengono tradizionalmente fritte in circa 1-2cm di olio, affinché lo strato superiore non sia immerso. Puoi anche soffriggerle con solo un filo d’olio ma il risultato non sarà autentico al 100%.
Cuoci le frittelle di cachi nell’olio caldo (se hai un termometro da cucina la temperatura ideale è 160°) finché sono ben dorate da entrambi i lati. Saranno croccanti fuori mentre rimangono morbide e gommose dentro.

Gustale calde, a colazione, a merenda o come un goloso dessert, magari accompagnate da una tazza di tè o da del succo di melograno, immaginando di passeggiare per le vie di Xi’an… Mi manca così tanto!
La stagione in cui i cachi sono maturi, ovvero la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, è il momento migliore di visitare questa città, io ero lì in settembre e faceva caldissimoo.
Per il ripieno: 1. Se hai un termometro da cucina, controlla che l'olio sia alla temperatura ideale di circa 160°.
Ingredienti
Procedimento
Note
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